lunedì 25 maggio 2009

DEFINIZIONE

L'etimologia del termine "barocco" è controversa, ma probabilmente da ricondurre all'espressione portoghese "aljofre barroco", che significa "perla irregolare", da cui deriva l'aggettivo francese "baroque", che assume nel Settecento il significato di "bizzarro". Nella lingua italiana il termine compare, in principio, in riferimento alla filosofia scolastica medievale, a designazione di quella forma di sillogismo caratterizzata da coerenza di superficie e fragilità di contenuto. Nel XVIII secolo, i critici d'arte neoclassici - Winckelmann, Milizia, Quatremère de Quincy - adoperarono il termine barocco, con accezione negativa, in riferimento agli artisti seicenteschi accusati di aver abbandonato lo stile classico per soluzioni giudicate stravaganti. Nello specifico, il Milizia si scagliò contro Pietro da Cortona, Bernini e Borromini, individuando nella Roma degli anni Trenta del Seicento il luogo di nascita del barocco. A restituire a quest'ultimo una valenza positiva contribuì la pubblicazione, nel 1888, del testo di H. Wölfflin intitolato "Rinascimento e barocco" che, analizzando l'evoluzione dell'architettura italiana dalla metà del XVI secolo all'inizio del XVII, riconosce nel barocco una tendenza innovativa, autonoma dai principi del Rinascimento e del classicismo e dotata di tratti caratterizzanti propri. Il termine barocco risulta ancora oggi denso di sfumature e, pertanto, utilizzato in relazione a una molteplicità di fenomeni.

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